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Gli animali domestici possono avere il Covid-19? E possono contagiare le persone?

Marzo 23, 2021

E’ di pochi giorni fa l’ultima notizia che riguarda un gatto in cui è stata riscontrata la variante inglese del Covid-19. A diffondere la scoperta l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che ha trovato il ceppo britannico in un felino maschio, castrato, di 8 anni, che vive in una casa nel novarese con padroni positivi: il gatto aveva iniziato ad avere i sintomi respiratori una decina di giorni dopo l’insorgenza della malattia nei suoi padroni.

Ma quindi i nostri animali domestici possono essere contagiati con il Covid-19? E nel caso, poi, gli animali domestici possono contagiare le persone con il Covid-19? In questi ultimi tempi sono state realizzate diverse ricerche per comprendere il rapporto tra i nostri animali domestici e il virus SARS-CoV-2 che aiutano a capire meglio diversi aspetti.

Gli animali domestici possono essere contagiati con il Covid-19?

In tanti in questo ultimo anno caratterizzato dalla pandemia si sono chiesti se può esistere il rischio che il virus SARS-CoV-2 sia trasmesso dall’uomo agli animali. Tanto è vero che anche il Ministero della Salute ha ritenuto opportuno sviluppare un documento con delle indicazioni sull’argomento. La risposta è sì: è stato appurato che alcuni cani e gatti sono risultati positivi al test per SARS-CoV-2 a seguito del contatto con persone infette da Covid-19 e alcuni gatti hanno mostrato segni clinici di malattia.

Ma allora come riconoscere se l’animale domestico ha il Covid-19? E’ possibile sapere i sintomi di cani e gatti con il coronavirus? Da diverse ricerche è emerso che la maggior parte degli animali risultati positivi al Covid-19 non ha sviluppato sintomatologie importanti.

Soprattutto i cani appaiono meno suscettibili, sviluppando infezioni asintomatiche, mentre per i gatti è più facile sviluppare patologie respiratorie e contagiare altri animali con cui sono a contatto. Tra i sintomi degli animali positivi al Covid-19 tosse, starnuti, naso gocciolante, difficoltà respiratorie, occhi che lacrimano, vomito, diarrea e appetito ridotto. Ma questi sono sintomi molto comuni e non è detto che il manifestarsi possa significare un contagio. Tuttavia se il vostro Pet dovesse mostrare uno o più di questi sintomi vi consigliamo di contattare il vostro veterinario di fiducia per eliminare ogni tipo di dubbio a proposito.

Si possono proteggere gli animali domestici dal Covid-19? Appurato che i Pet possono essere contagiati dagli uomini, si possono mettere in atto alcuni accorgimenti per tutelarli:

  • Tenerli lontani da persone infette o nelle quali si sospetta l’infezione da SARS-CoV-2;
  • Fare attenzione che gli animali appartenenti a proprietari nei quali si sospetta l’infezione da SARS-CoV-2 riducano al minimo i contatti con persone o altri animali e vengano tenuti in casa, per quanto possibile, non pregiudicandone in alcun caso il benessere, e per una durata pari all’isolamento raccomandato per l’uomo;
  • Tenerli sempre al guinzaglio quando camminano all’esterno, così da poter garantire la “distanza sociale” dalle altre persone;
  • Al ritorno dalle passeggiate è opportuno sempre provvedere all’igiene dei Pet, pulendo soprattutto le zampe con prodotti che non siano aggressivi come quelli a base alcolica (che possono indurre fenomeni irritativi, provocando prurito) e usando invece prodotti senza aggiunta di profumo (es. acqua e sapone neutro). Per il mantello si consiglia di spazzolarlo e poi passare un panno umido.

Gli animali domestici positivi al Covid-19 possono contagiare le persone?

Scoperto che gli animali domestici possono contrarre il virus, la preoccupazione per molti è se possono poi a loro volta infettare gli esseri umani. Cani e gatti possono essere contagiati dagli esseri umani ma non possono a loro volta trasmettere il Covid-19.

A dimostrarlo delle ricerche effettuate dall’Università Statale di Milano e dall’Università di Bari. Non siamo noi umani a essere in pericolo di contagio, ma sono i Pet che possono prendere dagli umani il virus. In questi studi è emerso che gli animali d’affezione riescono a produrre una sufficiente risposta immunitaria al SARS-CoV-2, dal quale guariscono rapidamente. Questo significa che cani e gatti non costituiscono una fonte di pericolo per gli esseri umani.

Quindi non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo epidemiologico nella diffusione di SARS-CoV-2 che riconosce il contagio interumano come via principale di trasmissione.

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